Musiche e canti inediti, fatti con amore, per elevare a Dio un canto di preghiera, supplica, lode e ringraziamento, per un incontro profondo, spontaneo, avvolgente dell’anima e del cuore con Lui, Gesù Maria, S. Giuseppe e gli angeli.
Testi biblici, riflessioni e meditazioni per una maggiore conoscenza ed approfondimento della parola di Dio, rafforzamento della fede e nutrimento dell’anima.
(IN ITINERE)
Preghiere elevate a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, a Gesù, Maria e S. Giuseppe nelle varie occasioni della vita.
Un viaggio che nutre l’anima
e risveglia la fede…
Un percorso che parte dal centro del tuo cuore e si proietta verso orizzonti pieni di fascino e mistero, ricchi di tante occasioni di crescita e partecipazione, oltreché coinvolgimenti emotivi.
Un orizzonte dove la musica, le parole, le immagini, i desideri, le esigenze e le esperienze personali si fondono e si intrecciano in una unica località: quella dell’amore di Dio, Signore del cielo e della terra e di tutto ciò che
è stato creato.
Non perdere questa possibilità:
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Lasciati trasportare da melodie che elevano l’anima, toccano il cuore e risvegliano la fede, nella gioia, nella supplica o nella preghiera accorata e fiduciosa al Signore, a Maria, a San Giuseppe, agli Angeli o della Liturgia.
Leggi I testi ispirati, con le appropriate riflessioni e spiegazioni, che fortificano la fede, danno maggiore consapevolezza, gioia e consolazione, rafforzando il proprio cammino spirituale.
Trova le parole giuste, sincere ed autentiche che aprono il tuo cuore a Dio, nei vari momenti e situazioni della vita.
Unisciti agli altri e condividi la tua esperienza di fede.
Prega e medita con le musiche ed i testi che aprono a nuovi orizzonti:

La stesura e l’elaborazione dei canti, tutti nuovi ed inediti (protetti da copyright), ha richiesto tantissimo tempo, ore ed ore di lavoro e sono messi a disposizione con spirito di condivisione e servizio, a beneficio di tutti. I testi e le musiche sono fatti con amore e sincerità, con la massima cura ed attenzione (speriamo vengano perdonate eventuali imperfezioni). Tratti dalla parola di Dio, dai Salmi, dalla preghiera personale o dalla Liturgia, sono canti di lode, di supplica, di preghiera e/o di ringraziamento, rivolti da un’anima povera, semplice ed umile al Signore buono e santo, a Maria santissima, a San Giuseppe o agli angeli.
I testi biblici presenti sono di introduzione e avviamento ad un cammino spirituale cosciente e improntato sulla conoscenza del messaggio biblico stesso, della parola di Dio e dei suoi insegnamenti, in comunione con la lettura e l’interpretazione che ne dà la santa madre Chiesa. Per una maggiore comprensione del messaggio biblico e della parola di Dio, abbiamo integrato i testi stessi con parole interpretative, di riflessione e commento.
(IN ITINERE)
L’angolo delle Preghiere è semplicemente una condivisione che l’autore fa, con tutto l’amore e l’autenticità possibile, con tutti coloro che sono alla ricerca delle parole e dei sentimenti giusti da porgere al Padre, a Gesù, allo Spirito Santo, a Maria ed a San Giuseppe. A volte sono tratte dai Salmi, a volte da altri libri della Sacra Scrittura (con naturali personalizzazioni innescate dal contesto) ed a volte, con alcuni adattamenti, dalle preghiere classiche di ogni giorno.
“La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali” (Col. 3,16)
Le musiche che troverai raccolte in questo spazio sono tutte state scritte e cantate per elevare a Dio, a Maria, a S. Giuseppe e agli Angeli un canto di lode, di preghiera, di supplica e di ringraziamento, con amore autentico e sincero. Ascoltate e cantate con il cuore, assimilate e vissute interiormente, come recita anche l’apostolo San Paolo e lasciandosi coinvolgere e trasportare da esse (l’ideale sarebbe ascoltarle in un luogo tranquillo, raccolto, come in preghiera e, se possibile, con delle buone cuffie), sono di grande beneficio per la propria anima ed il proprio benessere spirituale, con effetti, diremmo, quasi “taumaturgici”, per i sentimenti, le emozioni e le conseguenze reali che possono produrre nella vita reale di chi le ascolta e le canta. Non a caso, nella Bibbia, viene citato spesso l’uso ed il ricorso alla musica o al canto come espressione della propria sintonia, della propria preghiera e dei propri sentimenti con e verso Dio. Le nostre musiche, inoltre, spesso sono anche in sintonia con l’esercizio della “ruminatio”, antica “tecnica” di meditazione dei padri antichi e degli ambienti monastici, caratterizzata dalla ripetizione interiore delle parole lette o ascoltate, affinché le stesse parole potessero scendere più in profondità, dalla testa al cuore.
(Piccola nota pratica: alcuni canti hanno la parte testuale che scorre in basso al display. Se si vuole, cliccandoci sopra, si possono visualizzare le righe scorrevoli del testo medesimo).
BUON ASCOLTO E BUONA PREGHIERA!
Partecipa con il cuore e ne avrai grandi benefici!
Qui di seguito puoi trovare tutte le canzoni, inedite, raggruppate per tipologia:
Canti a Maria
Padre nostro
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Tu, il mio canto d’amore
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Tu, sei sempre con me
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Gesù, a Te mi affido
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Gesù, amore eterno
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Tu, Gesù, sei sempre con me
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Vieni Santo Spirito
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani
(© – Tutti i diritti riservati)
Lettera allo Spirito Santo
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani
(© – Tutti i diritti riservati)
Vieni Santo Spirito
(Altra versione)
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani
(© – Tutti i diritti riservati)
Proteggimi o Dio
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Benedici il Signore, anima mia
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Cantate al Signore un canto nuovo
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Come la cerva anela ai corsi d’acqua
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Il Signore è il mio Pastore
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Lampada per i miei passi…
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Quanto è grande il Tuo nome
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
A Te, Signore, elevo l’anima mia
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi
(© – Tutti i diritti riservati)
Dal profondo a Te grido, Signore
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Cantate inni al Signore
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Signore, Tu mi scruti e mi conosci
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Ave Maria
Ideazione, e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Ave Maria
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Ave Maria
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Salve Regina
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Salve Regina
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Dolce Maria
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
LOREM IPSUM DOLOR
Il Canto di Maria (Magnificat)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
<
Madre della Speranza e dell’Amore
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Maria, Tu canti
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Offerta della sera a Maria
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati per la parte musicale). Testo tratto e adattato da una preghiera di Santa Paola Frassinetti
Offerta della sera a Maria
(Versione 2)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati per la parte musicale). Testo tratto e adattato da una preghiera di Santa Paola Frassinetti
Carissimo San Giuseppe
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati). Il testo è liberamente ispirato a una preghiera scritta da Leone XIII in calce alla lettera enciclica “Quamquam pluries” del 15 agosto 1889.
Dolce guida di Maria e di Gesù
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Il Sognatore Buono
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Angelo di Dio
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Kyrie Eleison (Corale) 1
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Kyrie Eleison (Corale) 2
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Kyrie Eleison
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Gloria a Dio
(Versione 1)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Gloria a Dio
(Versione 2)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© Tutti i diritti riservati)
Alleluja
(Versione 1)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Alleluja
(Versione 2)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani – Testo tratto e adattato dal libro dei Salmi (© – Tutti i diritti riservati)
Santo
(Versione 1)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Santo
(Versione 2)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Agnello di Dio
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Agnello di Dio
(Versione 2)
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Resta con noi, immenso ed eterno amore
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
Oh, se le mie parole… (Gb 19,23-27)
Ideazione, produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati) – Il testo è tratto dal libro di Giobbe
Nulla ci separi, Signore
Ideazione, produzione musicale e testo (in parte tratto dal libro dei Salmi e dal Cantico dei Cantici): Antonio Splendiani
(© – Tutti i diritti riservati)
Laudato sii, mio Signore
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati). Il testo è di San Francesco D’Assisi
(Il brano è stato realizzato immaginando Santa Chiara che, in San Damiano, dove ha vissuto e pregato per tanti anni e dove si ipotizza che San Francesco abbia composto il suo cantico, canta inizialmente il “Laudato sii” insieme alle sue consorelle, seguita a sua volta nel canto, dallo stesso San Francesco)
Alto e glorioso Dio, Tu sei…
Ideazione e produzione musicale: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati). Il testo è di S. Francesco D’Assisi
Sotto il Cielo di Betlemme
Ideazione, produzione musicale e testo: Antonio Splendiani (© – Tutti i diritti riservati)
NUOVI CANTI AGGIUNTI
3 giugno 2025
Oggi siamo lieti di aggiungere nel nostro sito e condividere con voi, oltre a quelli già presenti, due altri bellissimi canti fatti con tanto amore ed elevati a Maria Santissima, nostra madre, con tutto il cuore, prendendo spunto per il testo, con gli opportuni adattamenti, da una preghiera di offerta a Maria di Santa Paola Frassinetti.
Dello stesso testo abbiamo redatte due canzoni diverse, perché grande è l’amore per Maria e ci piace avvicinarci a Lei, pregarla, lodarla e supplicarla con tutto il nostro essere, con molteplici tinte, come quelle diverse dell’arcobaleno che, riunite, formano un’unica grande luce, benedetta da Dio.
Vi consigliamo di ascoltarle entrambe, perché, a nostro parere, pur con toni, timbri ed atmosfere diverse, sono entrambe belle e, se pregate e cantate con il cuore, portano sicuramente frutto, in noi, negli altri ed in Maria santissima.
Buon ascolto e buona preghiera.
Lorem ipsum dolor sit amet, at mei dolore tritani repudiandae. In his nemore temporibus consequuntur, vim ad prima vivendum conse
tetur. Viderer feugiat at pro, mea aperiam
Preghiere
Le preghiere che trovi qui di seguito sono tratte dalla Sacra Scrittura, dalla Liturgia della Chiesa o elevate a Dio spontaneamente con umiltà, amore e abbandono, affinché, in quanto figli, a volte distratti e disorientati, ci affidiamo a Lui quale Padre buono e misericordioso, a Gesù e allo Spirito Santo, rispettivamente Redentore e Anima-Datore di ogni dono, a Maria, madre santa, mirabile e premurosa, agli Angeli, a San Giuseppe ed a tutti i Santi.
Gesù, a te mi affido…
Gesù,
ti offro la mia povertà,
la mia miseria e il mio tempo.
Accoglimi, guidami,
proteggimi, salvami.
A te affido la mia vita,
a te affido i miei giorni,
le mie speranze e i miei desideri
le mie gioie e i miei dolori;
tutto quello che sono e che non sono,
tutto quello che ho e che non ho,
tutto me stesso…
Illuminami, guidami,
proteggimi sempre,
proteggimi dalla tentazione
e da ogni male.
Assistimi
nella mia debolezza e ignoranza,
assistimi nella mia fragilità.
In te mi rifugio.
Guidami nel mio cammino.
Salvami, Gesù.
Accoglimi, guidami,
proteggimi, salvami…
In te mi rifugio, a te mi affido,
in te io confido…
Dolce Maria
Dolce Maria, carissima madre nostra,
volgi il Tuo amorevole sguardo su di noi…
Dona la Tua protezione ai nostri figli,
alle nostre famiglie, ai nostri cari
e al mondo intero,
stringendo tutti noi
nel Tuo tenero abbraccio…
Dolce Maria
dolce madre nostra,
da lassù, volgi il Tuo amorevole
sguardo su di noi,
e, se puoi, dai un bacio ai nostri cari
ed ai nostri Angeli
che sono con Te nel cielo…
Dolce Maria,
dolce madre nostra,
volgi il Tuo amorevole sguardo su di noi…
Tu conosci le tristezze del mondo,
ci ascolti e ci vuoi bene:
prega per noi,
prega sempre per noi,
madre tanto cara
e affettuosissima.
Amen.
Carissimo San Giuseppe
A te, carissimo san Giuseppe,
ricorriamo
e fiduciosi invochiamo
la tua protezione,
insieme a quella di Maria,
tua santissima sposa,
madre nostra e di Gesù,
tuo amato figlio e Signore.
Col tuo potere e aiuto
soccorri ai nostri bisogni,
proteggi le nostre vite
e le nostre famiglie,
allontana da noi
il male che ci circonda,
guida i nostri passi.
Assistici propizio dal cielo,
oh carissimo san Giuseppe,
padre di Gesù e sposo di Maria,
nostro umile e grande
santo protettore.
Assistici propizio dal cielo
nella lotta contro
il potere delle tenebre,
nelle vicende della nostra vita
e come un tempo
salvasti dalla morte
la vita del tuo Gesù
così ora, difendi anche noi
ed i nostri figli
da ogni pericolo e da ogni male.
Copri ciascuno di noi
con la tua protezione,
ispira i nostri passi,
guida i nostri pensieri,
guida i nostri cuori.
Fa’ che con il tuo esempio
e il tuo soccorso
possiamo virtuosamente vivere,
piamente morire
e giungere là dove tu,
con Gesù e Maria,
ci sostieni e ci attendi.
Amen.
Preghiere in…
“Pillole”
Dio onnipotente,
che ai Tuoi figli riveli le vie della vita eterna,
fa’ che percorrendole possiamo giungere fino a Te,
luce senza tramonto.
Dio misericordioso,
fa’ che Ti rendiamo continuamente grazie
per le Tue grandi opere,
e al termine del nostro pellegrinaggio terreno fa’ che
possiamo giungere alla contemplazione del Tuo amorevole volto.
Nella Tua bontà, Signore, soccorrici sempre.
Noi che ci affidiamo alla Tua protezione.
Fa’ che non siamo mai sopraffatti dalla tentazione,
dai pericoli e da ogni forma di male.
Amen.
Scenda, o Signore, su di noi
l’abbondanza della Tua benedizione,
perché cresca la nostra speranza nella prova,
sia rafforzato il nostro vigore nella tentazione
e ci sia donata la salvezza eterna.
La partecipazione ai Tuoi doni, o Signore,
ci sostenga sempre nel cammino della vita,
perché da Te rinnovati,
possiamo camminare sempre
nella verità e nell’amore.
Altre preghiere
Immenso ed eterno amore
Quanto sei grande Signore…
Ogni cosa hai creato
a immagine e somiglianza tua….
Come non lodare il tuo nome,
come non benedirti,
per tutto ciò che hai fatto?
La mia anima e il mio spirito
ti lodano, elevano a te
un canto di stupore
per la bellezza del creato,
per l’amore che diffondi
nei nostri cuori,
per ogni bene che hai fatto,
riflesso di Te,
datore di ogni dono.
Resta con noi Signore,
resta con noi,
Tu sei tutto per noi,
immenso ed eterno amore…
Il cielo stellato, i monti innevati,
il ruscello che scorre, i fiori dei campi,
la rosa che sboccia, la luna che sorge,
l’amore reciproco,
tutto ci parla di te,
creatore di ogni cosa.
Il cuore e l’anima
hai colmato dei tuoi doni,
specchi di Te, Amore assoluto,
che ci hai creati ed
ci ami sopra ogni cosa.
Resta con noi Signore,
resta con noi,
tu sei tutto per noi,
immenso ed eterno amore,
immenso ed eterno amore…
Lettera allo Spirito Santo
O dolce Santo Spirito,
Tu che conosci bene ogni cosa,
le profondità di Dio
ed i suoi segreti,
vieni con amore nel nostro cuore…
Te lo chiediamo
pentiti dei nostri peccati,
riconoscendo umilmente
i nostri errori e tutto ciò
che impedisce a Te,
al Padre ed a Gesù,
di dimorare stabilmente dentro di noi…
Come non puoi venire a noi,
Tue creature,
benché indegne e meritevoli
dei più aspri castighi?
Tu, hai fatto innamorare di Te
le più umili e semplici creature,
che, con fede,
si sono affidate e abbandonate a Te
ed in Te sono vissute
per tutta la durata della loro vita.
Tu le hai abbracciate e portate a Te
docilmente e dolcemente,
sull’altare di Dio,
come lo sposo
abbraccia la sua sposa
e l’accompagna, con amore, sull’altare
per il patto nuziale.
Tu, sapienza di Dio,
infondi anche nei nostri cuori
le tue virtù ed
i tuoi doni celestiali.
Noi, misere creature,
fatte di terra e di un po’ di Te,
a chi ci rivolgiamo,
se non a Te
che hai fatto ogni cosa
e ogni cosa animi e vivifichi
con la Tua Presenza
ed il Tuo alito di vita?
Luce di Dio,
consolatore perfetto,
padre dei poveri,
forza dei disperati
e speranza degli abbandonati,
vieni nel nostro cuore,
rendilo forte, generoso,
amante della vita,
coraggioso e pieno di fede,
speranza e carità.
Padre dei poveri,
Creatore e Dio nostro,
origine di ogni cosa e di ogni bene,
vieni con potenza
nel nostro cuore
che ha un forte bisogno di Te
e non può esistere
e vivere senza di Te.
Nulla ci separi…
Come sono belli sui monti, Signore,
i piedi di coloro che
annunciano buone notizie…
Riversa nei nostri cuori
la Tua grazia in abbondanza,
come fiumi in piena
che travolgono ogni cosa.
Lo Spirito Santo che Tu ci hai donato
abiti nei nostri cuori,
illumini le nostre menti,
protegga la nostra anima
e ci introduca nelle Tue stanze
(nel Tuo cuore)
per gioire insieme dei Tuoi doni,
della Tua ricchezza e della Tua bontà!
Come sono belli sui monti Signore
i piedi di coloro che
annunciano buone notizie,
ossia che Tu vieni e sei sempre con noi,
sempre con noi.
Una voce, il mio diletto,
eccolo viene saltando per i monti,
balzando per le colline…
Egli sta dietro il nostro muro,
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate,
parla e dice all’anima (alla mia anima):
“Alzati amica mia bella e vieni,
perché ecco l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se ne e andata,
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora
ancora si fa sentire
nella nostra campagna…
Alzati amica mia,
mia bella e vieni,
mostrami il Tuo viso,
fammi sentire la Tua voce,
perché la Tua voce è soave,
il Tuo viso è leggiadro”.
Io Ti rispondo:
“Eccomi Signore,
vieni nel mio cuore,
vieni nella mia casa,
vieni a vivere con me,
vieni a vivere con noi.
Nulla ci separi,
nulla ci allontani,
nulla spezzi il sigillo
che ci unisce per sempre,
che ci unisce per sempre”.
Grazie Signore, resta sempre con noi.
Amen.
Lorem ipsum dolor sit amet, at mei dolore tritani repudiandae. In his nemore temporibus consequuntur, vim ad prima vivendum consetetur. Viderer feugiat at pro, mea aperiam

Offerta della sera a Maria
O Maria, madre di Gesù
e madre mia dolcissima,
sono qui ai tuoi piedi
mentre tramonta un altro giorno,
un altro grande dono del Signore.
Depongo nelle tue mani
e nel tuo cuore
tutto il mio tempo,
passato, presente e futuro,
tutto il mio essere,
la mia volontà,
i miei pensieri,
il mio cuore,
il mio corpo.
Forma in me,
o Madre santa,
con materna bontà,
una vita nuova,
la vita del tuo Gesù.
Previeni e accompagna,
o Regina del cielo,
anche le mie più piccole azioni
con la tua ispirazione materna.
Rendimi buono,
o Madre santa,
come Gesù vuole,
come il tuo cuore mi chiede
e ardentemente desidera.
Oh Maria, Madre mia dolcissima,
a te affido ogni cosa,
a te mi affido,
madre mia
madre mia carissima.
Amen.
Preghiere in “pillole” (2)
Scenda, o Signore, la Tua
Misericordia
su coloro che Ti supplicano….
La Sapienza che viene da Te
ispiri la nostra preghiera,
perché possiamo ottenere
i doni che invochiamo con fiducia.
Amen.
Guarda con bontà, o Signore,
i nostri cuori
e aiutaci nel cammino.
Fa’ che le nostre opere
si conformino sempre più
alla Tua volontà
e manifestino
una vera conversione interiore.
Scenda sui Tuoi fedeli, o Signore,
la benedizione che invochiamo
e confermaci nei santi propositi,
perché non ci separiamo mai dalla Tua volontà
e Ti rendiamo sempre grazie per i Tuoi benefici.
Benedici sempre le nostre vite, o Padre,
perché, aderendo al Vangelo di Gesù Tuo Figlio,
possiamo sempre desiderare e raggiungere
la gioia e la gloria manifestata
agli Apostoli in tutta la sua bellezza
.
Conferma, o Signore, i nostri cuori
e sostienili con il vigore della Tua grazia
perché siano perseveranti nella preghiera
e sinceri nella carità fraterna.
Accogli con benevolenza, o Padre,
le suppliche dei Tuoi fedeli
e guarisci le nostre debolezze,
perché, ottenuta la grazia
del Tuo infinito
amore e perdono,
possiamo gioire sempre della Tua
benedizione.
.
Donaci, o Signore,
la salvezza dell’anima e del corpo,
perché, perseverando nelle opere buone,
possiamo sempre essere difesi
dalla Tua protezione e dal Tuo infinito amore.
Assistici sempre, o Signore,
e fa’ che, implorando l’aiuto
della Tua grazia,
possiamo ottenere da Te
difesa e protezione
e camminare in serenità di vita
incontro ai nostri fratelli e verso di Te,
che, come il Padre del figliol prodigo,
ci attendi con passione,
intensità ed amore
tra le Tue braccia misericordiose.
La tua mano, o Signore,
ci protegga e ci aiuti nel cammino
della vita che ci hai donato:
purifichi e guidi i nostri cuori,
rinsavisca e raffermi le nostre menti,
porti gioia e pace alle nostre piccole anime,
perché con la Tua consolante Presenza,
il Tuo Amore e la Tua Misericordia,
possiamo giungere, insieme ai nostri cari,
al Tuo Regno santo e benedetto.
Amen.
testi biblici e riflessioni
(I testi, i commenti e le riflessioni sono tratti dal libro: “Ad un passo dal Regno” di Antonio Splendiani)
Lorem ipsum dolor sit amet, at mei dolore tritani repudiandae. In his nemore temporibus consequuntur, vim ad prima vivendum consetetur. Viderer feugiat at pro, mea aperiam
«Ascolta Israele…»
«E Dio disse…»:
“ASCOLTA ISRAELE”
«Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi: imparatele e custoditele e mettetele in pratica.
Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.
Non avere altri dei di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai.
Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti».
[(Dt 5,1.6-10)
“QUESTI SONO I COMANDI, LE LEGGI E LE NORME….
«Questi sono i comandi, le leggi e le norme […], perché li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le Sue leggi e tutti i Suoi comandi che io ti dò e così sia lunga la tua vita.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto».
(Dt 6,1-3)
“IL SIGNORE E’ IL NOSTRO DIO…”
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».
(Dt 6,4-9)
“AMERAI IL SIGNORE DIO TUO CON TUTTO IL TUO CUORE…”
«Allora si accostò [a Gesù] uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva ben risposto [ai sadducei], gli domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”.
Gesù rispose:
“Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Non c’è altro comandamento più importante di questi”.
Allora lo scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v’è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici”»
(Mc 12, 28-33)
Commento e Riflessione
sulla parola di Dio
Ascolta… Ascolta Israele…
Chi è “Israele”?
Dio parla solo ad un popolo o, attraverso quel popolo, parla anche a tutta l’umanità, a tutti noi?
La parola di Dio è eterna e non conosce confini… Dio eterno ha realizzato una storia di salvezza con il popolo ebreo, ma ogni Sua parola era ed è rivolta anche ad ognuno di noi, in quanto lo stesso popolo fu primizia ed anticipazione della storia di salvezza di Dio con tutta l’umanità.
Anche io, anche tu, quindi, sei l’ “Israele” biblico, quel popolo che Dio si è scelto per attuare la sua storia di salvezza… A te, a noi, continuamente, si rivolge il Signore, il Padre del Cielo e della Terra, di ciò che in essi è contenuto e di tutte le creature, affinché il suo Regno possa venire e realizzarsi in pienezza…
Ma cosa devi/dobbiamo ascoltare…?
Ascoltare innanzitutto i messaggi e le sollecitazioni, più o meno chiari, che il nostro cuore e la nostra anima ci inviano durante la nostra vita quotidiana, in cui percepiamo la necessità di entrare in noi stessi («nella nostra camera» interiore, come ha detto Gesù) e comprendere, capire, riflettere su dove stiamo andando, cosa stiamo facendo, verso cosa o a “chi” siamo diretti… Contemporaneamente, abbandonando noi stessi, cercare di aprirsi e/o orientarsi verso qualcosa o “Qualcuno” che è al di fuori di noi, pur essendo dentro di noi: mettersi in ascolto di Dio, predisporsi all’incontro con Lui con tutto noi stessi, «con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente ed intelligenza, con tutte le nostre forze»...
Dio vuole incontrarci personalmente (oltre che collettivamente) e noi dobbiamo essere consapevole di ciò.
Poniamoci, perciò, con tutta umiltà e tutto noi stessi, davanti a Lui, presente davanti, intorno e dentro di noi… Mettiamoci in ascolto del Suo cuore, cercando di entrare in sintonia con Lui, di ascoltare il Suo
messaggio d’amore, cercando di capire i Suoi sentimenti più intimi, affinché, «tu sia felice e possa crescere molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto…».
L’ascoltare, dunque, è il primo comandamento d’amore che il Signore ci suggerisce di vivere nella nostra vita: ascoltare il nostro cuore e ascoltare quello di Dio, i nostri sentimenti ed i Suoi sentimenti, ascoltare e apprendere la Sua Parola, comprendere il Suo messaggio, conoscere e sentire-percepire la Sua presenza ed il Suo “Dono” dentro di noi…
«SHEMA’ ISRAEL…»
Il termine usato nel testo biblico che abbiamo citato poc’anzi e tradotto con «ascolta, Israele», è «Shemà Israel» (שְׁמַע יִשְׂרָאֵל). Come si sa, però, a volte è impossibile trovare la traduzione esatta di una parola da una lingua ad un’altra, soprattutto quando si cerca di tradurre una lingua antica. E’ questo il nostro caso. In ebraico, infatti, il termine «Shemà» aveva una pluralità di significati: ascoltare, prestare attenzione, rispettare, capire… Mentre la cultura Greca, però, ad esempio, era una cultura visiva, dell’arte, dell’architettura, del teatro e dello spettacolo e “conoscere” per essa era una forma di “vedere”, l’ebraismo era ed è una cultura “non visiva”, che adora un Dio che non può essere visto ed in cui è assolutamente vietato realizzare immagini sacre o icone. La parola «Shemà», «Ascolta», quindi, non è da intendere solo nel senso puramente “acustico”, ma, in un senso molto più ampio ed articolato, a 360 gradi, diremmo oggi, ossia nel senso di capire profondamente, interiorizzare, scrutare ed osservare con curiosità, amore ed attenzione ciò che si legge, si osserva, si ascolta, si tocca, si percepisce dentro, davanti ed intorno a noi. E’ un invito ad “acuire” tutti i nostri sensi ed anche le nostre percezioni, la nostra fantasia, creatività ed immaginazione, per una conoscenza ed un’esperienza che deve andare al di là di un semplice e banale approccio superficiale o “di superficie” alla realtà o alla situazione che ci si pone davanti.
Comprendiamo, pertanto, che con l’espressione «Ascolta, Israele», Dio, come ha fatto con Mosè mentre si avvicinava al roveto ardente dicendogli di togliersi i sandali dai piedi perché il luogo su cui stava era un luogo santo, ci invita a spogliarci delle nostre “protezioni” e dalla “polvere” che abbiamo addosso, fare un atto di umiltà e di autentico, sincero e profondo riconoscimento dei nostri limiti, predisponendo tutti i nostri sensi e tutto noi stessi, «con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima, tutta la nostra mente ed intelligenza, tutte le nostre forze» all’incontro con Lui, con la Sua Parola e con la Sua presenza…
Quando preghiamo, dunque, come il povero del Salmo con cui abbiamo pregato poco fa e come «terra informe e deserta», luogo in cui «le tenebre ricoprono l’abisso» (vedi il libro della Genesi al capitolo primo), dunque, poniamoci davanti a Lui «con tutto il nostro cuore, la nostra mente, il nostro intelletto, la nostra anima e le nostre forze» e lasciamo fare a Lui, ascoltiamo in silenzio “il silenzio” che è il luogo privilegiato dove Lui, appunto, parla e si muove, come «lo Spirito che aleggiava sulle acque e sulla terra informe e deserta, laddove le tenebre ricoprivano l’abisso…» (Gen 1,1-2). Lì, infatti, Dio disse:
«Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno» (Gen 1,3-5).
Nell’incontro tra la tua (la mia) povertà e la misericordia di Dio, il Suo Spirito e la sua Presenza, per dono Suo, sempre, scocca la scintilla, nasce la LUCE, si aprono i cieli e sembra quasi di ascoltare, dentro di noi, una voce tra le nubi che proclama: « Questi è il Figlio mio prediletto, ascoltatelo!...» (Mt 17,5 Mc 9,7; Lc 9,35).
E’ Dio stesso, infatti, che dal nostro cuore ci accompagna ad incontrarci, personalmente e collettivamente, con Lui [e Lui, con amore, misericordia, grande attenzione e benevolenza ci ascolta e, contemporaneamente, rigenera e rinnova il nostro spirito, come un fiore che sboccia ai primi raggi del sole, scaldandosi, nutrendosi e crescendo con esso.
Identificandosi e specchiandosi con lo stesso fiore, autentico, bello, spontaneo e naturale, così la nostra anima ed il nostro cuore si devono porre dinanzi a Dio con sincerità, autenticità, schiettezza e amore-contrizione, per tutti gli (eventuali) errori commessi, entrando, come suggerisce Gesù,
«nella nostra camera e, chiusa la porta, pregare il Padre nel segreto; e il Padre nostro, che vede nel segreto, [ci] ricompenserà…» (Cfr. Mt 6,6).
Per il fiore che sboccia al mattino, il sole è una fonte di vita e sostegno, come abbiamo detto. Senza di esso nulla potrebbe, anzi, neanche esisterebbe.
Così la nostra anima: senza Dio nulla potrebbe e neanche esisterebbe .
Il sole per il fiore è un grande beneficio… Ugualmente, quando ci poniamo davanti a Dio, sperimentiamo le stesse sensazioni, le stesse “emozioni”. Davanti a Lui siamo davanti ad un amico, anzi, ad un “amicone”, che sta sempre dalla nostra parte. Ancor di più, siamo davanti a
un Padre, a nostro padre, un Padre misericordiosissimo, buonissimo, generosissimo, che ha creato per amore e ci ama al di là, al di sopra e più di ogni cosa, a prescindere da quello che siamo, che abbiamo fatto o pensiamo… Egli, come Gesù, è un “pezzo di pane” e, con/come il Figlio, per amore, ha sacrificato se stesso e il Figlio stesso per noi… Anche il Padre, come Gesù , possiamo dirlo, infatti, è un
‘EUCARISTIA.
Il Padre “Eucaristia”
Come recita il titolo, si può dire che anche il Padre, come Gesù, è stato ed è un’ “Eucaristia”. Egli ha dato (e dà) tutto se stesso per l’umanità e, con il Figlio e come Lui, è stato umiliato, percosso e messo in croce per noi…
Egli, per quanto si è “abbassato” e fatto piccolo, era tutt’uno col Figlio anche quando lo stesso Figlio, umanamente, era ancora in fasce, inerme ed aveva bisogno di tutti gli aiuti possibili ed immaginabili da parte di Maria, di Giuseppe e di coloro che gli stavano vicino, per crescere, fortificarsi e vivere insieme agli altri…
Era con Gesù anche quando questi faceva il miracolo delle nozze di Cana o guariva un infermo o perdonava ad una peccatrice… Così quando lo stesso Gesù era nell’orto del Getsemani, sotto la frusta del persecutore, inchiodato sulla croce di legno o quando urlava su di essa straziato, prima di spirare…
Il Padre era con Gesù sempre e, insieme a Gesù, è vissuto “materialmente” anche affianco a Maria, Sua madre, a San Giuseppe, suo padre, ai suoi familiari, agli amici, agli apostoli ed a coloro che lo hanno conosciuto…
Il Padre era con Gesù anche quando è risorto, è apparso ai discepoli ed ha camminato con loro spiegandogli le scritture (come ai discepoli di Emmaus), quando lo stesso Gesù è apparso sulle rive del lago Tiberiade ed ha mangiato con gli apostoli il pesce appena pescato e quando, ancora prima, da risorto, ha spezzato il pane con i discepoli a Gerusalemme, mentre erano radunati, spauriti, tremolanti, disorientati e persi, con un grande vuoto e dolore dentro il petto, per la perdita dell’amico e del grande profeta (su cui avevano scommesso tutta la propria vita e per cui avevano abbandonato ogni cosa, credendo che fosse il Messia di Dio) e per il dispiacere e il pentimento di averlo abbandonato nel momento più importante e doloroso della Sua vita…
Ma Gesù, insieme al Padre che con Lui aveva condiviso ogni cosa, si avvicina ai discepoli riuniti (eccetto Tommaso che, come sappiamo, in quel momento era assente), mostra loro
le mani ed il costato feriti e dice subito loro: «Pace a voi!».
Le prime parole, infatti, che lo stesso Gesù pronuncia verso i Suoi discepoli disorientati, sono proprio queste:
«Pace a voi!
Come il Padre ha mandato me,
anch’io mando voi (Gv 20,21)».
E, successivamente, alita su di loro e dice:«Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20,22-23).
Ad immagine del Padre, Gesù risorto “crea” così un nuovo amore, dona la pace e comunica lo Spirito Santo, che dona ai discepoli la comprensione della Sua missione ed il potere, anche ad essi, di «rimettere i peccati», per la realizzazione del Regno del Padre, Regno comprensibile solo dall’umile, dal disperato, assetato ed affamato di Lui e non da chi pensa di avere tutto ed è pieno di sé, che non ha bisogno di Dio o che non sa cosa sia l’umiltà, la mansuetudine, la pietà, il timore di Dio, il perdono e la misericordia.
Qualità, attitudini, atteggiamenti ed espressioni di vita, quest’ultimi, a cui Gesù, con il Padre misericordioso, dà un posto di priorità assoluta per la diffusione del Vangelo e l’avvento del “Regno” dei cieli, Gesù che, come «agnello condotto al macello» (Cfr. Is 53,7-9), con la Sua mansuetudine, bontà, tolleranza, disponibilità, affabilità, grandezza e sapienza, si è affidato al Padre e, insieme a Lui, ha subìto il tradimento, la condanna, la tortura, le ingiurie e la morte in croce…
Insieme al Figlio (ed alla madre di Gesù, Maria santissima) il Padre patì per intero tutto quello che è accaduto a Gesù, immolandosi con Lui…
(Qui, se si vuole, si può ascoltare il brano: “Madre della speranza e dell’amore”, il cui link è appena sotto)
Tutto ciò, per un disegno di salvezza, d’amore e di perdono, imprevedibile, impensabile e misterioso per la sola natura umana, affinché l’umanità stessa potesse ricevere il perdono dei peccati e lo Spirito Santo, rinascere ontologicamente, umanamente e spiritualmente, comprendere veramente la natura di Dio, il Suo Essere più profondo, che, come abbiamo visto ed Egli stesso ha testimoniato, non è altro che amore, perdono, umiltà, vicinanza e salvezza “con” e “per” tutti…
LA “RUMINATIO”
La “Ruminatio”
Per gli antichi, la “Ruminatio” era un esercizio di lettura, riflessione e ripetizione della parola di Dio fino a imparare il testo a memoria. I Padri parlavano di “masticare” la Parola, cioè ritornare sul testo, richiamarne le parole, ritrovare il tema centrale e imprimerlo profondamente nel cuore, cercando il “sapore” stesso, possiamo dire, della Sacra Scrittura. Giovanni di Fecamp (sec.XI), ad esempio, parlava di “gustarla in ore cordis”, ossia “nella bocca del cuore” (anche se l’espressione è intraducibile nel suo significato più ampio e profondo).

L’Antico Testamento è pieno di riferimenti all’ascolto e all’assimilazione della Parola di Dio con attenzione, profondità e perseveranza.
Nel Nuovo Testamento famosi sono i riferimenti a Maria, la madre di Gesù, «…Colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore» (Lc 1,45) che ascoltava, meditava e custodiva nel suo cuore tutto ciò che diceva e faceva Gesù: «Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore» (Lc 2,15-19), «Gesù dunque partì con Giuseppe e Maria e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore» (Lc 2,51), tant’è che Gesù arrivò ad elogiare Lei (ed i futuri discepoli) quando, mentre stava parlando alla folla, a coloro che gli comunicarono che Sua madre ed i Suoi fratelli stavano fuori ad aspettarlo per incontrarlo e/o parlargli, disse: «“Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Poi stendendo la mano verso i Suoi discepoli disse: “Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli, questi è per me fratello, sorella e madre”» (Mt 12,48-50).
Nel Vangelo di Luca, lo stesso Gesù aggiunse e precisò: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc8,21).
In riguardo alla “Ruminatio” ed alla conseguente attualizzazione della parola di Dio, ci piace citare il discorso di papa Benedetto XVI fatto nell’udienza generale del 17 agosto 2011:
«Nel nostro tempo siamo assorbiti da tante attività e impegni, preoccupazioni, problemi; spesso si tende a riempire tutti gli spazi della giornata, senza avere un momento per fermarsi a riflettere e a nutrire la vita spirituale, il contatto con Dio. Maria ci insegna quanto sia necessario trovare nelle nostre giornate, con tutte le attività, momenti per raccoglierci in silenzio e meditare su quanto il Signore ci vuol insegnare, su come è presente e agisce nel mondo e nella nostra vita: essere capaci di fermarci un momento e di meditare.
Sant’Agostino paragona la meditazione sui misteri di Dio all’assimilazione del cibo e usa un verbo che ricorre in tutta la tradizione cristiana: “ruminare”; i misteri di Dio cioè vanno continuamente fatti risuonare in noi stessi perché ci diventino familiari, guidino la nostra vita, ci nutrano come avviene con il cibo necessario per sostenerci. E San Bonaventura, riferendosi alle parole della Sacra Scrittura dice che “vanno sempre ruminate per poterle fissare con ardente applicazione dell’animo” (Coll. In Hex, ed. Quaracchi 1934, p. 218).
Meditare quindi vuol dire creare in noi una situazione di raccoglimento, di silenzio interiore, per riflettere, assimilare i misteri della nostra fede e ciò che Dio opera in noi; e non solo le cose che vanno e vengono. Possiamo fare questa “ruminazione” in vari modi, prendendo, ad esempio, un breve brano della Sacra Scrittura, soprattutto i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere degli apostoli, oppure una pagina di un autore di spiritualità che ci avvicina e rende più presente le realtà di Dio al nostro oggi, magari anche facendosi consigliare dal confessore o dal direttore spirituale, leggere e riflettere su quanto si è letto, soffermandosi su di esso, cercando di comprenderlo, di capire che cosa dice a me, che cosa dice oggi, di aprire il nostro animo a quanto il Signore vuole dirci e insegnarci.
Anche il Santo Rosario è una preghiera di meditazione: ripetendo l’Ave Maria siamo invitati a ripensare e a riflettere sul Mistero che abbiamo proclamato. Ma possiamo soffermarci pure su qualche intensa esperienza spirituale, su parole che ci sono rimaste impresse nel partecipare all’Eucaristia domenicale. Quindi, vedete, ci sono molti modi di meditare e così di prendere contatto con Dio e di avvicinarci a Dio, e, in questo modo, essere in cammino verso il Paradiso.
Cari amici, la costanza nel dare tempo a Dio è un elemento fondamentale per la crescita spirituale; sarà il Signore stesso a donarci il gusto dei suoi misteri, delle sue parole, della sua presenza e azione, sentire come è bello quando Dio parla con noi; ci farà comprendere in modo più profondo cosa vuole da me. Alla fine è proprio questo lo scopo della meditazione: affidarci sempre più nelle mani di Dio, con fiducia e amore, certi che solo nel fare la sua volontà siamo alla fine veramente felici».
Prega con il canto:
Un cuore “ascoltante”
Che si intende per “cuore ascoltante”? In quale occasione tale espressone è usata?
Per comprendere bene il significato di essa andremo a leggere il famoso brano tratto dal primo libro dei Re (1Re 3,4-14) in cui il giovanissimo Salomone, figlio del grande re Davide, avendo avuto in eredità il suo regno, chiede a Dio, apparsogli in sogno, non ricchezza e gloria, ma….

«In quei giorni, Salomone andò a Gàbaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva l’altura più grande. Su quell’altare Salomone offrì mille olocausti. A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: “Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda“. Salomone disse: “Tu hai trattato il tuo servo Davide, mio padre, con grande amore, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questo grande amore e gli hai dato un figlio che siede sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?“
Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: “Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita“»
«Concedi al tuo servo un cuore docile…»
Cuore “docile”, cuore “sapiente” o cuore “ascoltante”?
Il termine ebraico che nel brano citato è stato tradotto con «cuore sapiente» o «cuore docile» è «lev shomeà», la cui traduzione letteraria non è proprio «cuore docile» o «sapiente», ma «cuore ascoltante». Nel participio «shomeà», infatti, c’è la stessa radice dell’espressione ebraica di cui abbiamo parlato nella scheda “Ascolta Israele” , «shemà Israel».
Tenendo presente ciò che nella stessa scheda di cui sopra abbiamo già sottolineato, comprendiamo che la richiesta fatta a Dio dal giovane Salomone di avere un «cuore ascoltante» va intesa come una supplica a Dio di poter avere un cuore capace di essere e di mantenersi in stato di “ascolto” della realtà presente, circostante e soprannaturale (di Dio, ma anche degli altri e di se stessi) in maniera assoluta, ossia con l’uso di tutti i sensi, di tutte le proprie forze, di tutte le proprie capacità intellettive, creative e sensoriali. Una predisposizione ed un’apertura che metta in condizione di riflettere, capire, interiorizzare e percepire “dal di dentro”, oltre che “dal di fuori”, il pensiero ed i sentimenti di Dio (e degli altri), saper ascoltare, capire ed accogliere la Sua voce e la Sua presenza anche nelle cose “non scritte” e mettersi pienamente a Sua disposizione, lontano da qualunque apparente e/o fatiscente tornaconto personale, permettendoGli di illuminare e condurre per mano lungo il sentiero della vita, nelle scelte e nelle decisioni, più o meno importanti da intraprendere lungo il cammino, chiunque si rivolge a Lui con tale spirito di umiltà, disponibilità ed ascolto…
Da lì anche la famosa espressione letterale passata alla storia come “prendere una decisione salomonica” intesa, in senso generico, nel dare un giudizio saggio, imparziale ed equilibrato su una determinata questione importante o fondamentale.
Gesù, nel Vangelo di Matteo, chiarì poi che per avere un «cuore ascoltante» ed affinché potessimo percepire, capire ed “incontrare” la realtà, la presenza ed il “Regno” di Dio, è necessario avere un “occhio” limpido e un cuore “pulito” da tutto ciò che appesantisce l’anima e/o l’allontana da Dio:
«La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona […]» (Mt 6,22-24.33)
Lo stesso Gesù, nel Vangelo di Giovanni, ci ha anche detto che nella casa del Padre Suo ci sono molti posti (Gv 14,2).
Bisognerebbe, pertanto, che aprissimo le “porte” e le “finestre” del nostro cuore “ripulito” a Dio e lasciassimo, in esso, un “posto” sempre libero (il più importante), disponibile, aperto e “fisso” per Lui ed il Suo Regno, così che, lo stesso Regno, possa vivere “in” noi e farci abitare “in” Lui, nella Sua Casa e in quella dei Suoi “amici”.
«Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia» ha aggiunto Gesù nel Vangelo di Matteo (Mt 6,33): l’eventuale assenza o mancanza dello stesso Regno, infatti, dentro ed intorno a noi, dovrebbe crearci un tale disagio da farci desiderare, il più presto possibile, il Suo immediato avvento e la nostra pronta “dimora” in Esso.
Nel corso dei secoli, molti furono coloro che seguirono, nel profondo, gli inviti di Gesù e la richiesta del re Salomone ad avere un occhio “chiaro”, un cuore “ascoltante” ed a fare la volontà del Padre. Tra questi ricordiamo, ad esempio, San Francesco d’Assisi, compatrono d’Italia, quando, davanti al Crocifisso di San Damiano, chiese al Signore che le tenebre del suo cuore diventassero luce, che la sua mente fosse illuminata e la sua volontà indirizzata a scegliere la via di Dio attraverso la fede, la speranza e la carità:
«O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda. Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà» (Fonti Francescane, 276).
Famosa è anche la preghiera “Absorbeat”, data da una combinazione di testi patristici circolante già nel XII secolo, la quale, con sentimenti simili, supplicava il buon Dio:
«Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amor mio» ( Fonti Francescane, 277).
Prega con il canto:
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Antonio Splendiani
Musiche in collaborazione con: “Angelic Sound Band” A.S.B.
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